A dire la verità una grossa mano l’ha data proprio la squadra ospite: nonostante la Scozia si presentasse al San Nicola tirata a lucido, prima nel girone (ma con una partita in più) insieme alla Francia, con il sostegno di circa 4000 tifosi, vestita con una elegante maglietta disegnata appositamente dallo sponsor tecnico (italiano) per l’evento, i ragazzi allenati da Mc Leish hanno deluso. Buffon ha fatto da spettatore, grossolani alcuni errori tattici in fase difensiva (soprattutto sul primo gol di Toni nato da un calcio piazzato), poca “cattiveria” agonistica solitamente tipica delle squadre britanniche (buona la direzione di gara del belga De Bleeckere che non ha dovuto estrarre nessun cartellino).
Meglio per l’Italia che ha così potuto fare il suo gioco: senza Totti e Pirlo capaci di inventare la giocata, Donadoni ha puntato su una linea mediana ricca di “quantità” e composta da Gattuso, De Rossi, Perrotta e Camoranesi con Di Natale pronto a suggerire per Toni. Proprio il bomber viola ha sbloccato la gara alla prima vera occasione: punizione di Oddo al 12’ dal vertice dell’area, anticipo secco sul difensore e zuccata vincente. La partita a questo punto si è addormentata: la Scozia non ha prodotto alcuna reazione se non nel finire di tempo con un paio di insidiosi tiri-cross, l’Italia ha tolto il piede dall’acceleratore in attesa del riposo.
La ripresa si è aperta con due clamorose occasioni fallite da Di Natale che, dopo aver saltato in velocità gli statici difensori scozzesi, si è fatto ipnotizzare dal portiere Gordon. A chiudere la pratica ci ha pensato ancora Toni al 70esimo: Gattuso ha recuperato un pallone a centrocampo e lanciato Camoranesi, perfetto l’assist al centro dell’oriundo, precisa la schiacciata ancora di testa dell’attaccante.
Con questi tre punti l’Italia arriva a quota 10 in classifica e si avvicina a Francia, Scozia e Ucraina che la precedono a 12: nel prossimo turno previsto per il 2 giugno, gli azzurri faranno visita alle isole Far Oer mentre la Francia se la vedrà con l’Ucraina.