Tri-Nations - All Blacks a fatica

Tri-Nations - Vittoria sofferta per gli All Blacks. I kiwi, al loro esordio nel Tri-Nations, hanno la meglio del Sud Africa solo nei minuti finali dopo una partita dominata, per la maggior parte, dai "Boks"

RUGBY 2007 Test-matches Nouvelle Zelande All Blacks Sivivatu - 0

26 a 21 ma che fatica per gli All Blacks che i più critici quotavano superiori di quindii o venti punti. In svantaggio fino a 12 minuti dalla fine hanno fatto vedere come si ricostruisce, con presuntuosa calma, una partita compromessa.

Montgomery dalla piazzola da una parte, meglio di Carter dall'altra, poi si inizia con le mete: Shalk Burger per un Sudafrica che pensa al territorio e costringe gli All Blacks a giocare alla figiana, altrimenti non si passa, non si fanno punti.

Un Drop di Aron Mauger racconta la difficoltà di portare i corpi oltre la linea del vantaggio: una soluzione sgradita per gli All Blacks, che comunque hanno fatto vedere di avere sempre un'uscita di emergenza.

Intercettone di Butch James, meta e segno di difficoltà di reparto veloce per la Nuova Zelanda.

Poi arriva il giallo a Pedrie Wannenburg che segna la partita: i "Boks" riescono a uscire indenni dall'inferiorità numerica, ma restano segnati, sfiancati.

Meta di Ritchie Mc Caw al 69esimo minuto, 21 a 19, dal meno 2 si ragiona meglio e si ritrovano gli All Blacks, non quelli delle previsioni, ma quelli che possono vincere.

Meta di Rockococo, pericolo scampato.

Wimbledon - Sogno proibito

Wimbledon - Dopo aver conquistato al Roland Garros per il terzo successo consecutivo, sullerba di Wimbledon Rafael Nadal spera di ripetere la finale dello scorso anno e di prendersi la rivincita su Roger Federer

TENNIS 2007 ATP Queen's Rafa Nadal - 0

Lultimo spagnolo a trionfare sui campi verdi dellAll England Club fu Manuel Santana nel lontano 1966. Per i discendenti della scuola arrotina di Costa e Bruguera ripetere quel risultato sulla superficie nemica sembra una impresa irrealizzabile; eppure molti non avrebbero scommesso un centesimo neanche sulla finale che, a dispetto di ogni previsione, il numero uno di Spagna ha saputo conquistarsi 12 mesi fa.

Il sogno di Nadal è speculare a quello di Federer: lo svizzero sogna di interrompere, prima o poi, il dominio del maiorchino sulla terra battuta; dopo essersi illuso ad Amburgo, gli è andata male anche quest'anno. Ma ci riproverà, così come farà Nadal. La campagna sull'erba non è iniziata nel migliore dei modi, ma la sconfitta contro Mahut al Queen's può essere considerata un semplice passo falso, e Wimbledon offre ben altre motivazioni.

Si potrebbe obiettare che il divario tecnico tra Federer e Nadal sull'erba sia più grande di quello evidenziato dai due avversari sulla terra battuta; in altre parole, è più facile che Federer vinca un giorno il Roland Garros piuttosto che Nadal si imponga a Wimbledon. Eppure, il tennis non è una scienza esatta e con un buon tabellone e un po' di fortuna, anche i miracoli a volte si avverano.

GP Gran Bretagna - Edwards in pole!

GP Gran Bretagna - Lo statunitense della Yamaha fa il miglior tempo nelle qualifiche del GP di Gran Bretagna a Donington, ottavo appuntamento del motomondiale, davanti al compagno di squadra Valentino Rossi. Dani Pedrosa completa la prima fila, quinto il leader del Mondiale Casey Stoner

2007 French GP Yamaha Edwards - 0

La pole position quest'anno gli porta male e allora Valentino Rossi "delega" Colin Edwards. Lo statunitense a Donington, su un circuito finalmente asciutto, bissa la prestazione di Le Mans conquistando la seconda pole position stagionale e della carriera in MotoGP girando in 1'28"531 e bruciando di 146 millesimi il suo caposquadra: un trionfo per la Yamaha dopo tutti i problemi di ieri nelle prove libere sul bagnato. Completa la prima fila il primo pilota Honda, Daniel Pedrosa, staccato di 332 millesimi da Edwards.

Seconda fila per il campione del mondo in carica Nicky Hayden (Honda) e per il leader del Mondiale Casey Stoner (Ducati), rispettivamente quarto e quinto, anche se l'australiano della rossa di Borgo Panigale ha girato con gomme da gara e malgrado questo accusa solo 530 millesimi di ritardo da Edwards. Sesto tempo per la Suzuki di John Hopkins seguito dalla Honda di Carlos Checa e la Kawasaki di Randy De Puniet. Nono e tredicesimo Marco Melandri e Loris Capirossi, staccati rispettivamente di 967 millesimi e 1"369: per i centauri Honda e Ducati un'altra prestazione insufficiente.

Nella classe 125 Mattia Pasini, pilota Aprilia che quest'anno si è guadagnato l'oscar della sfortuna, partirà davanti a tutti avendo girato in 1'37"399. Pasini ha preceduto di ben 447 millesimi il romano Simone Corsi, anche lui su Aprilia, completano la prima fila il giapponese della KTM Tomoyoshi Koyama, staccato di 674 millesimi, e il leader del Mondiale, l'ungherese Gabor Talmacsi, che con la sua Aprilia ha girato in 1'38"153, 754 millesimi più lento di Pasini.

Nella 250 quarta pole nella quarto di litro per Alex De Angelis. Il sanmarinese dell'Aprilia ha girato in 1'32"391, ben 410 millesimi più veloce del leader di categoria e compagno di marca Jorge Lorenzo, terza e quarta posizione, che valgono loro la prima fila, per i due spagnoli Julian Simon (Honda) e Alvaro Bautista (Aprilia). Solamente sesto Andrea Dovizioso (Honda) davanti a Marco Simoncelli (Gilera). Il programma di domani prevede alle 12:15 il Gran Premio della 250, alle 14 quello della MotoGP e alle 15:30 quello della 125.

NFL - La festa dei Colts

NFL - I vincitori dell'anello NFL sono rientrati ad Indianapolis dove sono stati accolti da una folla festante

AMERICAN FOOTBALL Peyton Manning, Indianapolis Colts, Super Bowl XLI - 0

I campioni sono tornati a casa.

A Indianapolis, i vincitori del Super Bowl numero 41 sono stati accolti dall'abbraccio degli oltre 40 mila fan riuniti al RCA Dome nonostante i 14 gradi sotto zero.

Troppo grande la gioia, troppo forte il desiderio di incornare i Colts. Il popolo di Indianapolis non poteva mancare alla festa del primo Super Bowl.

Da 23 anni aspettava di poter mettere al dito l'ambito anello. Da quando, nel 1984, i Colts si trasferirono da Baltimora a Indianapolis. L'ultima vittoria della franchigia risale, invece, al 1971.

Un trionfo che è stato seguito negli Stati Uniti da oltre 93 milioni di telespettatori, terzo miglior risultato nella storia della tv americana dopo il Super Bowl del '96 e l'ultima puntata della serie Mash nel 1983.

Felisissimo, come è ovvio che sia, il coach dei Colts Tony Dungy: "Questi ragazzi sono stati semplicemente fantastici. Dal giocatore numero 1 al giocatore numero 53, tutti hanno combattuto per questa vittoria. Non c'è nemmeno uno di loro che non vorrei come figlio. Ed è questa la cosa più importante: non sono solo dei giocatori eccezionali, ma anche eccezionali uomini".

La forza del gruppo è stata l'arma dei Colts. Per questo l'obiettivo della franchigia per la prossima stagione è conservare il nucleo intatto. A partire dalla figura più importante: il coach. La notizia più gradita per i neo campioni è stata proprio la scelta di Dungy, il primo allenatore afroamericano della storia a vincere il Super Bowl, di rimanere alla guida dei Colts anche il prossimo anno.

Ma qualche novità nel cantiere dei Colts c'è: un nuovo stadio, che sarà inaugurato nel 2008. Un regalo per la squadra e per la città intera.

Dallas Clark rigrazia tutti i tifosi: "Siete scioccanti. Non vedevamo l'ora di tornare a casa per dividere questo trofeo con voi. E il modo in cui ci avete accolto è straordinario. Non sapevo nemmeno che a Indianapolis ci fossero così tante persone. Grazie".

Nei prossimi giorni, Indianapolis continuerà a festeggiare questo primo, attesissimo anello. Ma i campioni stanno già guardando avanti. "Ripetiamolo", cantano, ed è molto più di un sogno nel cassetto.

Gold cup - Tutto come previsto

Gold cup - La finale della Gold Cup 2007 vedrà scendere in campo gli Stati Uniti contro il Messico, ossia le squadre favorite alla vigilia del torneo

FOOTBALL 2007 Gold cup Mexico Pardo - 0

Lultimo atto della Gold Cup 2007 è il più scontato: Stati Uniti contro Messico, i giganti della Concacaf che affilano le armi in vista della Copa America. Meno scontato, il percorso che hanno affrontato finora, soprattutto in semifinale. Team Usa, dopo aver saltato agevolmente tutti gli ostacoli trovati, ha piegato 2-1 il Canada, in una partita che verrà però ricordata soprattutto per il decisivo aiuto fornito agli statunitensi dallarbitro messicano Archundia, che ha annullato un gol regolarissimo al Canada sullultima azione della partita.

Fattaccio a parte, gli Stati Uniti partono favoriti, perché giocano in casa e soprattutto perché finora in 10 partite sotto la guida di Bob Bradley non hanno mai perso, collezionando 9 vittorie e un pari.

Il ct dovrà però rinunciare al figlio Michael, espulso nella concitata ripresa della semifinale: assenza che di per sé non fa sorridere Hugo Sanchez, visto che il selezionatore messicano è più propenso, al momento, a pensare ai problemi di casa sua.

Il destro splendido di Pardo che ha mandato ko la sorprendente Guadalupa in semifinale a 20 dalla fine, non accenna infatti ad eliminare i due problemi principali che hanno caratterizzato lo zoppicante cammino del suo Messico in Gold Cup.

Il primo, l'incapacità di concretizzare la mole di occasioni create, il secondo, risolvibile forse con l'avvicinarsi di impegni ben più stimolanti, è rappresentato invece dall'approccio alla partita, costantemente poco convinto e ammantato di un'eccessiva dose di autostima.

Dal punto di vista tattico, sarà interessante osservare la posizione di Blanco, se nuovamente a supporto di Borgetti, oppure largo a sinistra come nella ripresa, per lasciare spazio centralmente alla fantasia di Bautista autore di duetti sublimi con il prossimo attaccante dei Chicago Fire.

Al Soldier Field, ci saranno in palio due traguardi: da una parte la possibilità per gli Stati Uniti di mettere in bacheca la quarta Gold Cup ed eguagliare quindi il bottino messicano, dall'altra di mandare un segnale a Brasile e Argentina, su quale sia la più pericolosa minaccia in arrivo dal nord.

la Scavolini torna in Serie A

Legadue: la Scavolini torna in Serie A

La Scavolini Spar Pesaro si aggiudica gara-4 di playoff di Legadue con la Edimes Pavia e torna in Serie A. I marchigiani si sono imposti 93-78 a Pavia (parziali di 22-19, 45-40 e 73-57), vincendo 3-1 la serie nonostante l`assenza dell`infortunato Carlton Myers e raggiungendo in Serie A la Sebastiani Rieti, che aveva vinto la regular season.

La Scavolini era scomparsa dalla massima serie due anni fa, messa in crisi da difficolta` finanziarie che ne avevano impedito l`iscrizione alla stagione 2005/06. L`anno scorso cosi` i marchigiani hanno ricominciato dalla B1, ottenendo due promozioni consecutive.

Garnett dice no

NBA 2006-2007 - Minnesota, Phoenix e Lakers mettono sul piatto del mercato NBA tre giocatori di tutto rispetto: Kevin Garnett, Shawn Marion e Kobe Bryant

BASKETBALL 2006-2007 Minnesota - Kevin Garnett - 0

Kevin Garnett, Shawn Marion e - naturalmente - Kobe Bryant. La febbre da DRAFT sta salendo sempre di più, ma a tenere banco in questi giorni sono i discorsi relativi alle 3 superstar di Minnesota, Phoenix e Lakers. Quando è circolata la voce di un possibile passaggio di Big Ticket a Boston la Celtic Nation ha cominciato a sognare, ma la doccia fredda è stata immediata. Destinazione non gradita al giocatore. KG ha la possibilità di uscire dal contratto e divenire free agent l'anno prossimo, lasciando però sul tavolo cifre importanti.

Ecco che - allora - spunta la pista-Phoenix all'orizzonte. I Suns - però - sarebbero costretti a inserire nell'accordo Amare Stoudemire (decisamente più giovane, 24 anni contro 31). Nella trattativa potrebbe allora rientrare Marion con una unica controindicazione: si tratterebbe di una contropartita non sufficiente. Anche The Matrix - però - diventerà free agent l'anno prossimo. Ad allontanare la prospettiva di una trade a tre Minnesota-Boston-Phoenix il fatto che Marion non ha nessuna intenzione di andare a giocare in Massachusetts e Minnesota. Phoenix sarà in grado di presentare ai Wolves un'offerta importante che però non preveda la presenza di Stoudemire?

Si parla di Marion ai Lakers sostanzialmente in cambio di Bynum e anche di una possibile destinazione Chicago. La Città del Vento - però - è legata a filo doppio in questi giorni con quella degli Angeli. Bryant vuole lasciare i Lakers ed è stato accostato ai Bulls. La stampa losangelina ha attaccato frontalmente il figlio di Jelly Bean, corsivi corrosivi, ma dopo la burrasca dei giorni scorsi si sta facendo strada una nuova ipotesi: e se Bryant restasse a Los Angeles?

QUAGLIARELLA SHOW SUL CAMPO LITUANO...

Quagliarella con due gran gol archivia la pratica Lituania. Dopo mezz'ora di gioco, l'attaccante della Samp conquista il pallone sulla trequarti, salta Morinas e infila Grybauskas. Bis sul finire del primo tempo. Quagliarella controlla al limite e tira una gran botta che si infila nell'agolino alla destra del portiere lituano. In classifica, la Francia guida con 18 punti (in 7 partite) davanti all'Italia con 16 (in 7 partite) e alla Scozia con 15 (in 7 partite). Al quarto posto c'e' l'Ucraina che di punti ne ha 12 ma in sole 6 gare giocate.
Lituania: Grybauskas; Semberas, Stankevicius, Skerla, Zvirgzdauskas; Klimavicius, Paulauskas (1' st Gedgaudas) Labukas (15' st Savenas); Kalonas, Morinas (39' pt Mikoliunas), Danilevicius. All. Liubinskas
Italia : Buffon; Oddo, Cannavaro, Materazzi, Zambrotta; Pirlo; Quagliarella, De Rossi (21' st Gattuso), Perrotta(27' st Ambrosini) , Di Natale (29' st Del Piero); Inzaghi.
Arbitro: Vink (Ola)
Marcatori: 31' pt , 45' Quagliarella
Ammoniti: Pirlo (I), Labukas (L)