Gold cup - La finale della Gold Cup 2007 vedrà scendere in campo gli Stati Uniti contro il Messico, ossia le squadre favorite alla vigilia del torneo
Lultimo atto della Gold Cup 2007 è il più scontato: Stati Uniti contro Messico, i giganti della Concacaf che affilano le armi in vista della Copa America. Meno scontato, il percorso che hanno affrontato finora, soprattutto in semifinale. Team Usa, dopo aver saltato agevolmente tutti gli ostacoli trovati, ha piegato 2-1 il Canada, in una partita che verrà però ricordata soprattutto per il decisivo aiuto fornito agli statunitensi dallarbitro messicano Archundia, che ha annullato un gol regolarissimo al Canada sullultima azione della partita.
Fattaccio a parte, gli Stati Uniti partono favoriti, perché giocano in casa e soprattutto perché finora in 10 partite sotto la guida di Bob Bradley non hanno mai perso, collezionando 9 vittorie e un pari.
Il ct dovrà però rinunciare al figlio Michael, espulso nella concitata ripresa della semifinale: assenza che di per sé non fa sorridere Hugo Sanchez, visto che il selezionatore messicano è più propenso, al momento, a pensare ai problemi di casa sua.
Il destro splendido di Pardo che ha mandato ko la sorprendente Guadalupa in semifinale a 20 dalla fine, non accenna infatti ad eliminare i due problemi principali che hanno caratterizzato lo zoppicante cammino del suo Messico in Gold Cup.
Il primo, l'incapacità di concretizzare la mole di occasioni create, il secondo, risolvibile forse con l'avvicinarsi di impegni ben più stimolanti, è rappresentato invece dall'approccio alla partita, costantemente poco convinto e ammantato di un'eccessiva dose di autostima.
Dal punto di vista tattico, sarà interessante osservare la posizione di Blanco, se nuovamente a supporto di Borgetti, oppure largo a sinistra come nella ripresa, per lasciare spazio centralmente alla fantasia di Bautista autore di duetti sublimi con il prossimo attaccante dei Chicago Fire.
Al Soldier Field, ci saranno in palio due traguardi: da una parte la possibilità per gli Stati Uniti di mettere in bacheca la quarta Gold Cup ed eguagliare quindi il bottino messicano, dall'altra di mandare un segnale a Brasile e Argentina, su quale sia la più pericolosa minaccia in arrivo dal nord.